Alcuni dei miei ricordi più belli di bambina sono legati a questo luogo, il Bosco di Capodimonte di Napoli.
Per fortuna non è molto lontano da dove abito adesso e spesso porto i miei bimbi a fare delle belle passeggiate.
Mentre gioco con loro, rivedo me e le mie sorelle che giochiamo a palla o che ci rincorriamo, mentre mamma e papà sono distesi sul plaid, messo sul prato per ospitare il nostro picnic.
Ed è stato in occasione di una di queste domeniche, che mi è venuta l’idea di creare queste ghiande.
Il mio papà aveva inventato un gioco che chiamava, il gioco delle ghiande.
Passeggiando nel bosco non potevi fare a meno di schiacciare sotto i piedi questi frutti simpatici , a me divertivano tanto quelle specie di olive allungate con il cappellino.E così giocavo con il mio papà, facendo a gara a chi ne trovava di più con il cappuccio.Chissà perchè ero sempre io a vincere la gara…
Riempivo un sacchetto di stoffa e le tenevo chiuse in un cassetto, a volte mi piaceva colorarle con della tempera, mi è sempre piaciuto pasticciare con i colori, e il vizio mi è rimasto mi sa, solo che oggi gioco con i colori delle stoffe.
Queste che ho realizzato sono leggermente imbottite e profumate con sapone alla lavanda, rifinite con un gancetto e una perlina in legno.
Credo che le userò per profumare l’armadio dei miei bimbi, anche se so già, che il maggiore porrà delle resistenze, mi dirà che sono cose da donne e che non può averle tra i suoi vestiti,poi vi racconterò chi vincerà la battaglia…
E voi a che gioco giocavate con il vostro papà?Sono curiosa, raccontatemi…
Manuela